La terza candela mette l’attenzione sulle mie abilità
In ogni ambito in cui ci muoviamo, che siano i nostri affetti, la famiglia, le relazioni, il lavoro, lo sport, ciò che facciamo è regolato dalle nostre emozioni.
Le emozioni, fanno da timone alle nostre decisioni. Anche quando non ce ne accorgiamo.
Capita molto spesso, nelle persone emotive, di riconoscere queste emozioni. La cosa interessante è che anche nelle persone definite “logiche”, le emozioni fanno da fondamenta alle loro scelte, solo in maniera più sublime.
Qualche milione di anni fa, secondo gli studi del medico Paul Mac Lean, l’uomo che comparse sulla terra, aveva un cervello che possiamo definire primordiale. il suo sistema operativo soddisfava principalmente i suoi bisogni ed istinti innati.
Con il passare del tempo, quella parte di cervello più antico, chiamato Rettiliano, si ampliò e sviluppò una parte emozionale, chiamato Cervello Limbico.
Per poi, infine, includere il Cervello Neocorticale, la parte più moderna, che divenne il recettore delle grandi idee.
Cosa ci serve sapere tutto ciò?
Questo serve perché si è scoperto, che tutte le nostre emozioni si formano, in ultima analisi, da tre bisogni primordiali del Cervello Rettiliano:
- La Paura: determinava una scelta immediata, il combatti o fuggi, che ha permesso all’uomo primitivo di sopravvivere ai grandi predatori.
- Il Piacere: ovvero la capacità di godere delle conquiste fatte, che siano esse state, una donna, una preda o un luogo meno ostile
- Il Potere: l’innata voglia di progredire, di crescere, di evolvere, ma anche di prendere il comando, di dirigere.
Ognuna di queste tre emozioni base, ha accezioni sia positive che negative:
La paura
Ci serve per riconoscere il pericolo ed alzare la nostra attenzione, ma quando si presenta in vista di esami o progetti che vogliamo superare o attuare, spesso non ci è di grande aiuto.
Il piacere
E’ immediata l’accezione positiva, ma quando il piacere nostro è a discapito di altre persone, diventa un’emozione negativa
Il potere
Come il piacere è positivo quando nasce in accordo con le persone o l’ambiente che ci circonda, ma diventa negativo quando è in contrasto con il resto
Torno al nostro allenamento settimanale
Abbiamo visto, con la prima candela, che ciò che vediamo è soggettivo e che ognuno di noi ha la propria mappa del mondo; con la seconda candela abbiamo scoperto cosa fare per modificare le nostre reazioni; oggi individuiamo come riconoscere le nostre reazioni e quelle delle persone che ci stanno vicino.
Penso al genitore che reagisce per paura al ritardo del figlio; penso ad un altro genitore che reagisce al ritardo come fosse una mancanza di rispetto nei suoi confronti; penso al figlio che guidato dal piacere, è rimasto con gli amici oltre lo scadere del tempo permesso.
Quando riconosci questo istinto primitivo, diventa più facile capire te stesso e le persone che hai vicine ed è più facile modificare le nostre reazioni, pensandoli come uomini primitivi guidati dal loro istinto, non trovi?
La tua abilità è quella di vedere te stesso e le altre persone, proprio come l’uomo primitivo che batte i pugni sul petto per far capire che è il più forte e comprendere questo comportamento come una debolezza, più che come un atto di forza.
Buon lavoro!
Appuntamento alla prossima domenica! 🙂
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