Creare collaborazione per produrre abbondanza
La collaborazione nasce per poter fare quello che da solo non puoi fare. C’è chi dice di essersi fatto da solo, in realtà, non esistono persone che si sono fatte da sole
C’e un papà e una mamma, un parente, un amico, un vicino, che ha collaborato con noi. Il Governo ci ha permesso la cultura la libertà. Non diamola per scontata!
C’è una buna notizia: l’universo sta collaborando con noi
In che modo puoi collaborare con altre persone, per riuscire a fare quello che da solo non fai?
Nella collaborazione, come in ogni cosa, c’è lo Yin e lo Yang
La parte in ombra del TAO è la parte associata all’energia femminile, alla tranquillità e al riposo, al concetto di uguaglianza
Ma cosa intendiamo per uguaglianza?
Facciamoci alcune domande:
- Quali persone nella vostra vita vedete come vostri uguali, come pari?
- Con chi ti è facile collaborare?
- Chi attorno a te ama collaborare con te?
- I bambini ti vedono uguale a loro
- Tu ti vedi uguale ad un bambino?
- Come ti senti rispetto a chi è più bravo, preparato, conosciuto di te?
- E lui o lei come ti vede?
Abbiamo bisogno di sentirci uguali, come esseri senzienti. Abbiamo bisogno di sentirci unici nelle nostre diversità, perché sono quelle che rendono forte la squadra.
I miei figli hanno giocato per diversi anni a rugby e la squadra è una splendida metafora di collaborazione.
Se io sono unico e irripetibile anche l’altro è unico e irripetibile, Io ho dei doni speciali che tu non hai e tu hai doni speciali che io non ho
Nel rugby queste unicità sono molto evidenti.
Dal pilone al flunker, dal tallonatore, all’estremo, dalla terzalinea, al mediano, tutti sono diversi (molto diversi ;-))ma valgono uguale e si sentono uguali.
Gli intenti sono comuni, ma differenti sono le modalità.
La parte bianca del TAO è associata all’energia maschile, alla luce, al calore, all’azione, al concetto di equità.
Poniamo l’attenzione sull’equità
Immagina un progetto in cui collabori con alte persone:
- C’è qualcuno che sta dando meno di Te?
- Stai dando come le altre persone?
- Io e le altre persone stiamo più prendendo che dando?
- O stiamo dando di più di quel che riceviamo?
La legge dell’equità dice che ciò che ricevi o prendi deve essere proporzionale a ciò che dai. La collaborazione non è sostenibile se continui a prendere di più di ciò che dai.
Gli esseri umani sono soggettivi e determinare correttamente ciò che dai e ciò che danno gli altri non è facilissimo.
Molto spesso chi sta giudicando è perché ha i suoi traumi dentro, puoi anche fargli vedere cosa hai fatto, ma non puoi portare FATTI DAVANTI ALLE EMOZIONI.
Ciò che è necessario capire è come ci fa stare questa collaborazione:
Se stiamo dando molto ma questa collaborazione ci nutre, ci appaga, ci fa crescere, allora anche l’universo sta collaborando.
E’ il check interno che conta.
Ancora una volta torno al gioco del rugby, pensando al movimento di quel pallone ovale, sempre passato all’indietro nel dare spazio alla squadra avversaria prima, per poterne guadagnare poi.
E’ la metafora del dare per ricevere. E’ la culla dell’abbondanza. Crea collaborazioe per produrre abbondanza.
Buoni passaggi all’indietro! 🙂
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