Perché è così difficile mantenere le promesse con noi stessi?
Abbiamo già detto che spesso inostri obiettivi non sono specifici, altre volte non sono in equilibrio con ciò che è importante per noi(articolo), oggi voglio svelarti le altre ragioni che minano le nostre promesse. Iniziamo da:
La terza ragione
Molte volte molliamo perché non vediamo risultati significativi subito. Proviamo una volta, falliamo, poi riproviamo un’altra volta, falliamo di nuovo e allora smettiamo. E’ importante vedere quelli che sembrano risultati minori e fallimenti come cose temporanee non permanenti. E’ naturale venire scoraggiati dai fallimenti e volere rinunciare del tutto, ma le possibilità di mantenere i nostri propositi, sono più alte se siamo preparati a gestire di volta in volta gli inevitabili momenti di arresto.
All’inizio questi momenti potrebbero arrivare spesso, ma in seguito si ridurranno sempre di più, perché impariamo a riadattare i nostri piani.
La strada del successo è lastricata di fallimenti;
Se non sbagliamo, come possiamo crescere, evolverci, trovare nuove abitudini, se non cadiamo.
Mi vengono in mente un sacco di citazioni sugli errori:
L’esperienza è chiamata la somma di tutti i nostri errori.
T. A. Edison
Ho fallito molte volte; è per questo che ho vinto.
M. Jordan
Chi non ha mai commesso un errore, non ha mai provato nulla di nuovo.
A. Einstein
Ok mi fermo! 😀
In questo terzo punto c’è un aspetto fondamentale. Un errore specifico che porta a mollare. Finiamo per mollare quando ci concentriamo soltanto sui fallimenti e sulla fatica.
Come ovviare?
Chiediamoci:
- Sto tenendo traccia dei miei successi e dei fallimenti?
Il sistema migliore per rimanere focalizzato sugli obiettivi e ottenere qualcosa di valido è quello di tenere traccia del successo completo: sia dei successi che dei fallimenti. Che sia un diario, o una cosa registrata, fare in modo di dedicare del tempo per tenere traccia degli sforzi fatti, segnando i momenti di fallimento, ma anche di successo è un modo utile per imparare cosa non fare la prossima volta. Come nei feedback ad altre persone, la cosa migliore da fare per evitare di demotivarci è segnare:
- Cosa sto facendo bene
- Cosa posso migliorare
- Come lo posso fare
Questo ci darà la motivazione per tener fede al nostro progetto e infatti non ci serve solo per rivedere i tuoi progetti, ma anche per rivedere le tue esperienze e imparare . Quindi tenere un diario ci è utile sia per proseguire, ma anche per ottenere il massimo dall’intero processo.
La quarta ragione
Una delle ragioni più profonde del perché molliamo è che sviluppiamo troppo attaccamento al risultato. E questo un aspetto molto sottile. I nostri sogni, i nostri desideri, le nostre aspirazioni, sono essenziali per una vita felice. Sono la benzina che ci permette di vivere una vita con slancio e con entusiasmo; sono fondamentali per dare una direzione alla nostra vita. Viceversa, se non abbiamo sogni e desideri è come vivere alla deriva, lo abbiamo già detto. E Spesso in questa situazione ci lasciamo vivere, sentendoci vittime delle situazioni.
Quindi è importantissimo avere dei sogni degli obiettivi, perché è da lì che diamo una direzione alla nostra vita, alle nostre giornate, alle nostre azioni. Allo stesso tempo è importante non cadere nella trappola del: sarò felice solo quando… Sarò felice solo quando i miei obiettivi saranno realizzati è come mettere la nostra vita in stallo.
Dire sarò felice solo quando avrò perso quattro kg, avrò trovato l’amore, o il lavoro, o avrò fatto un figlio, significa non poter essere felici ora, e finiamo per essere impazienti, per chiederci ogni giorno: perché non si è realizzato il mio obiettivo? Quanto tempo mi manca? Ed è esattamente questo l’atteggiamento che ci porta sempre più lontano dai nostri sogni. Ci porta delusione, fino a poi arrivare a mollare.
Ho due antidoti a questo:
- Essere concentrati sul viaggio, non sulla destinazione. E’ così che ci libereremo dallo stress e dall’ansia e ci ritroveremo nella posizione migliore per realizzare i nostri obiettivi. Occorre decidere di essere felici ora, nonostante tutto, nonostante ci siano ancora nella nostra vita tante cose che non sono ancora perfette, che non vanno come vorremmo; sapendo che da ogni difficoltà, da ogni momento difficile, possiamo imparare tanto. Quindi il segreto è mantenere i nostri obiettivi, ma non legare la nostra felicità ai nostri obiettivi.
- Focalizzarsi, non su ciò che voglio raggiungere, ma sul come questo percorso sta modificando la mia persona. Tutto ciò che ho appreso, tutto l’allenamento fatto, tutte le esperienze vissute, stanno facendo di me una persona nuova, una persona diversa. E’ un po’ come il viaggio dell’eroe; l’eroe che parte non è al livello dell’eroe che giunge alla fine della storia, sei d’accordo? Ha consapevolezze maggiori, conoscenze nuove, risorse che prima non sapeva di avere.
Chiediti ogni giorno:
- Di cosa posso essere grato, oggi?
Fatti questa domanda, più volte, ogni volta che vorrai.Scoprirai di trovare la felicità nel momento presente, indipendentemente da quello che succede là fuori.
Il quinto motivo
Quante volte pretendiamo di fare tutto da soli, senza alcun aiuto? Condividere i nostri obiettivi e i nostri progressi con qualcuno significa aver qualcuno che tenga traccia del progresso stesso. Siamo più motivati a tener fede ai nostri piani, quando abbiamo vicino qualcuno che li conosce. E quindi in questo senso, mantenere un obiettivo segreto, che nessuno conosce, significa allontanarsene facilmente perché a quel punto non dobbiamo rendere conto a nessuno se non a noi stessi. E in più:
Quando condividiamo la gioia, essa aumenta, invece, se condividiamo il dolore esso diminuisce.
La domande è :
Ho un mio gruppo di supporto, un mio gruppo dei pari?
Siamo la media delle cinque persone che frequentiamo di più.
Jim Rohn
Eppure non sempre è facile avere un gruppo che ci supporta. Anzi! Spesso accade che i nostri famigliari, gli amici più cari, non capiscano la nostra trasformazione, anzi ne abbiano spesso paura. Già, il cambiamento fa paura e appare ancora più terribile, quando il cambiamento non è deciso da loro noi, ma da noi.
C’è il rischio di destabilizzare degli ordini, degli equilibri, che sebbene possano essere finti o precari, comunque stanno funzionando o hanno funzionato fino ad ora.
Nel 1933, Roberto Assaggioli, padre della psicosintesi, scrisse:
La crescita spirituale è simile alla trasformazione del bruco che diventa farfalla. Esso deve passare per lo stato di crisalide. L’uomo non può passare per la crisalide; egli deve restare al suo posto, nella sua vita, e svolgere quantomeno i suoi doveri famigliari, professionali e sociali, come se non stesse succedendo nulla dentro di lui.
Quindi assicuriamoci di avere un gruppo di supporto che ci sostenga nella nostra crescita.
Ricapitolando
Perché è così difficile mantenere le promesse che facciamo a noi stessi?
- Ci poniamo obiettivi generici
- Non sono obiettivi ecologici per la nostra vita
- Non vediamo subito i risultati
- Siamo troppo attaccati al risultato
- Pretendiamo di fare tutto da soli
Ti invito a prenderti qualche minuto e riflettere su quali sono i meccanismi di cui abbiamo parlato a cui sei più sensibile, in che modo ti boicotti nel raggiungimento dei tuoi obiettivi e decidi una volta per tutte di lasciare andare questi schemi disfunzionali.
Osservati, nei prossimi giorni, e ogni volta che senti nascere in te la voglia di mollare, di cadere in uno di questi pensieri o modalità tossiche e disfunzionali prendine nota e ricorda che sono solo trappole della mente… e che quando le conosciamo, possiamo evitarle!
Una volta che hai chiaro cosa vuoi veramente, ti rimane solo da pensare ai piccoli passi per ottenere quello che vuoi e focalizzarti sui tuoi successi.
Quali sono i tuoi obiettivi?
Che passi puoi agire, per renderli concreti?
In quale di queste 5 trappole cadi più spesso?
Cos’hai bisogno di imparare, per evitarle?
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