Io chi?
La verità sacra è una e una sola: per conoscere ciò che è la cosa bisogna essere la cosa stessa.
A volte capita di desiderare qualcosa, di avere uno scopo nella mente, magari di farlo anche in modo ardente, ma di vedere quell’obiettivo spostarsi sempre più avanti nel tempo. A volte capita di desiderare qualcosa, ma vederla solo in lontananza. Qualcuno ha provato i principi dell’attrazione, ripetere frasi potenzianti, affermazioni positive che li hanno avvicinati a qualcosa che volevano, ma non è la strada migliore, la più veloce, la più efficace.
Tutto dipende dalla parte di noi che prendiamo in considerazione. Se io ti chiedessi chi sei, cosa risponderesti? Nelle nostre risposte sono svelati i tre gradi di separazione.
Se rifacessi ripetere: Io sono una persona di successo, per alcune volte, quando dici “Io sono” a chi ti riferisci?
Io chi?
Guarda la tua mano. E’ facile guardarla e dire questa è la mia mano, ma la mia di chi?
Quando diciamo io, mio, di solito ci riferiamo al nostro Io, al nostre Se. Allora se ti rifacessi al tuo Io, è facile: questa è la mano del mio io. Ma se ti riferisci al Se, questa è la mano del mio Se, ti accorgi che sei un un altro livello.
Sono già riuscita ad ingarbugiarti il cervello? 😀
Calma e gesso…riprendiamo 😉
Tre livelli dell’Io
Partendo dal più basso, dal terzo livello, “Io sono questo, io sono quello”, parliamo di corpo, di esistenza fisica. Quando ripeti io sono una persona di successo ti puoi riferire a questo livello.
Il secondo livello è il livello dell’Io inteso come identità. Quindi non solo materia, ma anche identità.
Al primo livello dell’Io, c’è l’io inteso come Anima, come energia. E’ un Se ancora superiore. E’ uniparo ancora più elevato della coscienza, è un piano superiore. Non è un corpo, non è materia, non è identità mentale: è coscienza. E’ qualcosa di molto elevato.
Il lavoro sull’identità è un lavoro molto utile, ma è un lavoro che serve solo a cercare di agire su di un livello più ampio, quello della coscienza. Un livello che a primo impatto non è per tutti così semplice, così scontato, né da percepire, né da comprendere.
Quello della coscienza è il livello che produce la frequenza più potente è il padrone della metafora di Gudjieff, ricordi?
L’abbiamo già vista. L’essere umano è paragonato ad un insieme formato da un carro, un cavallo, un cocchiere che guida il cavallo ed un padrone sul carro. Abbiamo detto che il carro rappresenta simbolicamente il corpo fisico, il cavallo rappresenta le emozioni, il cocchiere la mente, il padrone rappresenta l’essenza che siamo veramente, l’anima, il nostro se.
Avevamo già lavorato molto sul cavallo e sul cocchiere, ora puntiamo più in alto e ci rivolgiamo sempre di più al padrone, a ciò che siamo veramente, alla nostra coscienza, la nostra anima, il nostro Se superiore.
Riesci solo a percepire lontanamente questo livello?
E’ il livello più alto. La nostra coscienza crea tutto ciò che immaginiamo, anche se non siamo sempre consapevoli di questa cosa.
La coscienza è la nostra parte che vibra, quindi è lì che dobbiamo andare a leggere messaggi e a scrivere i messaggi
Quando lavoriamo sull’identità, è un lavoro importante, profondo, ma è un passo necessario per avvicinarsi alla vera fonte suprema, che semplicemente, prima, non avremmo né compreso, né riconosciuto, né saremmo riusciti a lavorare.
Nella dimensione superiore alla nostra identità, quindi ad un livello leggermente più alto, i sentimenti ed i pensieri creano all’istante, entrano in comunicazione con tutto ciò che abbiamo attorno.
Ma qual’è il sistema di lettura di questo livello?
Non sono i pensieri, non sono le emozioni. Pensieri ed emozioni possono essere delle sentinelle, degli istruttori, ma il vero codice di lettura di questo livello sonore le vibrazioni, le frequenze.
La legge di corrispondenza
La legge che determina il funzionamento di questo livello, viene chiamata legge di corrispondenza. Creiamo ciò che corrisponde a ciò che siamo, anche se ripeto, pensieri ed emozioni possono essere indicatori, ma continuando nella nostra sensibilizzazione, avremo sempre più capacità di leggere le frequenze e le vibrazioni.
Saliamo di livello concettuale, di livello verbale e di livello di pensiero. Facci caso, se ti svegli alla mattina con un pessima sensazione e non farai niente per cambiarla, è molto probabile che tu possa avere delle seccature; molto probabile che possa capitare di arrabbiarsi e così via dicendo.
Facci caso. I ricchi tendenzialmente diventano più ricchi, le persone che parlano di malattia, spesso si ammalano, chi è affascinato dall’orrore, prima o poi sperimenta qualcosa di brutto. Chi smette di aver bisogno di un partner, inizia a cercare una corrispondenza energetica e magnetica e casualmente ne incontra un altro.
La legge di corrispondenza è sempre all’opera e corrisponde a ciò che sai al livello più alto della tua identità, a livello della tua coscienza.
Se ti senti sovrappeso, non puoi creare il tuo peso ideale. Qualsiasi cosa tu possa provare, non ce la farai.Se ti senti povero (passami il termine), ma senti e ti comporti in quel modo, non puoi creare ricchezza, qualsiasi cosa tu faccia. O se la creerai, tenderà ad andarsene molto presto. Questo avviene anche senza l’intenzionalità. L’energia, la coscienza, non conoscono il dialogo: conoscono solo ed esclusivamente una cosa: le vibrazioni.
Allora potrai chiederti: se tutto questo è vero e va contro di me, perché lo scegliamo?
Magari è tutto nato con un timido pensiero, magari con un pensiero che non era nemmeno tuo e poi è diventato una considerazione, poi un’idea stabile. Si è intensificata in modo da attrarre, per la legge di corrispondenza, come una scintilla, dei pensieri simili. E’ così che succede. Ci ritroviamo a vivere vite non all’altezza delle nostre aspettative, anche se pensiamo alle cose giuste, semplicemente per un motivo: non vibriamo nel modo giusto.
La verità sacra è una e una sola. Per conoscere ciò che è la cosa, bisogna essere la cosa stessa.
Questo è un concetto riconosciuto da tantissime tradizioni, come quelle sciamaniche, per esempio, nelle quali si applica questo principio che chiamano di Shape shifting, ovvero del mutare forma per diventare qualcos’altro.
Ti incuriosisce?
Ti aspetto nel prossimo articolo!
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