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LA TEORIA DELLE STRINGHE

Post blog Heidi La teoria delle stringhe

La teoria delle stringhe

Ricordi? Eravamo rimasti a Michael Green e John Schwarz ed il comportamento delle grandi, come delle piccole masse, divenne  spiegabile matematicamente. Questa volta la reazione fu veramente esplosiva.

In meno di un anno i sostenitori della teoria delle stringhe diventarono centinaia. Gli stessi Green e Schwarz raccontano che fino a quel momento erano stati invitati a convegni di secondo piano e da quel momento cominciarono a venir invitati in convegni di grandissima importanza.

La loro teoria viene ribattezzata la teoria del tutto. E’ la teoria delle stringhe, un modo per descrivere tutta la materia dalle origini ai giorni nostri, dagli atomi alle galassie, dal mondo quantico alle nostre cellule, descrivendo tutto ciò con un unica teoria.

Cosa hanno scoperto i fisici? Che se scendiamo più in profondità degli elettroni, dei protoni, del nucleo e dei quark, c’è una forza che tiene incollati tutti questi pezzettini di materia. Sono le stringhe: minuscole particelle di energia che vibrano come le corde di un volino: una sorta di sinfonia del cosmo.

La teoria delle stringhe afferma

Ogni cosa è composta da un solo tipo di ingrediente: anelli di energia vibranti. Ovvero le stringhe.

Come dalle corde di un violino escono suoni diversi, così le stringhe vibrano dando modelli di natura diversa. L‘universo, quindi, è prodotto dalle varie note che le stringhe riescono a suonare.

Una stringa si deforma in diversi modi e a seconda di come si deforma crea pezzi diversi di materia. Come le corde di un violino; la corda è sempre la stessa, ma suona note diverse. Straordinario, non trovi?

Anche la teoria delle stringhe non è una teoria accettato con unanimità dalla comunità scientifica. E’ pur vero che, oggi, è sicuramente fra le teorie più accreditate per diversi motivi.
E’ perfettamente in grado di descrivere matematicamente il funzionamento di ogni cosa, dalle micro particelle alle masse più grandi.

Ricordiamoci che anche Newton non riuscì a testare la sua legge sulla gravità per mancanza di mezzi. Era semplicemente considerata valida. Solo Einstein, dopo 250 anni, ne diede le prove.

La stessa cosa stia succedendo con la teoria delle stringhe che non solo conferma il fatto che siamo il risultato di vibrazioni, ma conferma ciò che le grandi culture di ogni tempo stanno dicendo da millenni.

Siamo energia.

Minuscole particelle di energia vibrano come le corde di un violoncello in una sorta di sinfonia del cosmo. Gli Egizi praticavano il culto del sole come fonte di energia, rituali sciamani, induisti, buddisti, tutte le tecniche sacre hanno come comune denominatore il fatto che veniamo considerati energia.

Anche parecchie medicine usano lo spostamento dell’energia per guarire: penso alla medicina tradizionale cinese, ma anche la nostra medicina lo conferma. Penso all’agopuntura: tecnica terapeutica antichissima, attraverso la quale si infilano degli aghi nel corpo per riequilibrare i canali energetici, stimolando dei punti che modificano il corso del Qi (leggasi Ci), all’interno dei meridiani.

L’agopuntura è comunemente praticata anche in Italia dalla medicina tradizionale, quindi anche la scienza ufficiale riconosce che all’interno del nostro corpo ci sta un flusso energetico, riconosciuto e usato per guarire.

Anche nelle arti marziali, il concetto del Qi, dell’energia, è usato di continuo.

Inoltre il concetto di energia spiegherebbe anche il campo aureo, e ancora una volta la scienza ci viene incontro.

Emaniamo luce

Il primo a teorizzare di biofotoni prodotti dagli organismi viventi fu il biologo Russo Alexander Gurwitsch nel 1972. Più tardi Alfred Popp, biologo tedesco, scese ancora più nel dettaglio svelando che gli organismi viventi irradiano un debole, ma permanente flusso di luce, la cui intensità dipende dal numero di biofotoni presenti in essi.

A partire dalle più grandi culture di ogni tempo, fino ad arrivare ai biofotoni e alla teoria delle stringhe, la teoria del tutto dà questo messaggio: siamo fati di energia.

Non solo noi come esseri umani, ma tutto ciò che ci circonda. Questa energia vibra in modo diverso ed è per questo che dà vita a forme diverse. Ritornando all’esempio della corda del violino, essa è una, ma produce vibrazioni diverse.

Se vibriamo, allora dovremmo essere capaci di sentire quelle vibrazioni come la corda del violino; ogni vibrazione produce un suono, qualsiasi vibrazione produce un colore. Le nostre cellule sono composte da anelli vibranti, dovremmo essere in grado di sentire quel suono.

Ne è  assolutamente certo, il professor Carlo Ventura.

Ti racconto di lui la prossima settimana. 🙂

Non perderti l’articolo!

 

 

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Scritto da Heidi Zorzi

Diventare Mental Coach, mi ha aiutato a comunicare con i miei figli, con i miei allievi, in modo sempre più chiaro ed efficace, e aiuta loro a sviluppare autostima, motivazione, consapevolezza, che sono condizioni importanti sia nello sport, sia, soprattutto, nella vita.

17 Set, 2021

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