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ANOMALIE E STORIA

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Le origini

Dopo la grande esplosione del Big Bang, o grazie all‘intervento Divino, nacque il mondo. I primi organismi viventi presero vita. Organismi sempre più complessi che seguendo nuove necessità svilupparono nuove qualità: crebbero, si trasformarono in organismi sempre più complessi. Man mano che passò il tempo, gli organismi divennero più senzienti, con l’accumulare delle loro esperienze continuarono ad accumulare conoscenze che li portarono ad un nuovo livello di consapevolezza.

Iniziarono a crearsi rifugi per dormire, a strutturare linguaggi per comunicare. Iniziarono a raccogliersi in piccoli gruppi, poi in tribù poi  in gruppi sempre più grandi ed organizzati creando le prime comunità. Gli esseri intelligenti cominciarono a studiare se stessi e ciò che li circondava. Ad adattarsi a nuove sfide. Pensavano che la terra fosse piatta e che al di là del mare ci fosse uno strapiombo. Per centina di anni fu questa la convinzione finché i filosofi Greci, come Pitagora, Aristotele, a partire dal VI secolo a.C. misero in dubbio queste convinzioni, ma che fino alla circumnavigazione di Magellano nel 1521, non ebbe mai una conferma pratica.

Pensavano di essere al centro di quell’universo e che tutto girasse attorno a loro, come toccati da una mano Divina. Questa teoria che venne accettata per millenni, fino agli inizi dell’era moderna, per essere sostituita dal sistema Eliocentrico grazie alle scoperte di Galileo Galilei. Un via vai sempre più crescente di idee che a quel punto potevano cominciare a circolare e venire condivise, ha portato le comunità dell’era moderna, ad una evoluzione sempre maggiore.

Si sono scoperte nuove tecnologie, fino alla nostra capacità di comunicare istantaneamente a distanza…

E se le cose non fossero andate proprio cosi?

Scoperte curiose

Ad esempio alcuni studi riportano che i Sumeri, prima popolazione sedentaria al mondo, risalente circa al 4000 a.C., sembra che conoscessero molto bene il sistema solare come lo conosciamo noi oggi, con il sole al centro. Registravano innumerevoli informazioni su tavolette di argilla: transazioni di natura legale, la storia, le leggende, le loro conoscenze. Centinaia, se non addirittura migliaia di ritrovati trattano di astronomia e riportano di stelle e costellazioni nelle corrette posizioni celesti. Sono stati rinvenuti manuali per osservare il sorgere di pianeti e stelle, in particolare un testo riporta le distanze corrette tra i pianeti, così come sappiamo oggi perché possiamo contare sull’ausilio di potenti strumenti di ingrandimento e tecnologici.

Tutto questo quasi 6000 ani fa!

La domanda è:

Come facevano?

Dati alla mano sembra potesse esistere una forma di intelligenza più evoluta di quella che conosciamo oggi. E se fosse così cambierebbe davvero le carte in gioco.

Ma non è l’unica stranezza storica rispetto a ciò che conosciamo, anzi. A circa 50 Km da Città del Messico è stata scoperta un’altra spina nel fianco dell’archeologia moderna: Teotihuacan, ricordata come La città degli Dei. La data di costruzione delle sue piramidi è risalente al 500 a.C. Le costruzioni hanno una particolarità incredibile, dagli studi effettuati risulta una vera e propria rappresentazione del sistema solare, come lo conosciamo oggi, comprese le grandezze in scala e la posizione dei diversi pianeti.

Continuando le osservazioni gli studiosi poterono risalire al tempio della luna, di Urano di Nettuno, di Plutone, che furono scoperti rispettivamente nel 1781, 1846, 1930, grazie alla fabbricazione di sempre più potenti telescopi

A questo punto nessuno può dare una spiegazione scientifica, alla domanda:

Da dove proveniva questa conoscenza, nel 500 a.C.?

Un’altra ricerca incredibile ha dimostrato che nel corso della storia la scoperta dello stesso tipo di tecnologia veniva fatta nelle stesse epoche in posti totalmente diversi. Ancora una volta ci chiediamo, come facevano? Non potevano certo comunicare tra loro… Evoluzione della specie? Le stesse illuminazioni? E’ una delle ipotesi. Ma ce ne possono essere altre.

Esistono delle migliaia di anomalie spazio-temporali nella storia che conosciamo. Pensa alla costruzione delle piramidi, per le quali venivano usati dei materiali che necessitano di metodologie tecnologicamente avanzate di estrazione dei monoliti. Ad Abusir, per esempio, sono ancora presenti dei giacimenti di diorite e granito che rivelano tracce di carotaggi dal sottosuolo, di epoche antichissime.

Il primo carotaggio di cui abbiamo conoscenza risale al 1876. Le trivelle moderne, per poter scavare in materiali duri come la diorite hanno bisogno di una forza spinta che arriva a due tonnellate. La domanda è: come hanno fatto a fare quei carotaggi più di 4000 anni fa?

O c’era una conoscenza che è andata perduta, oppure la stranezza è davvero inspiegabile.

E se la storia fosse stata riscritta?

O se fosse stata letteralmente cancellata?

Non è così impensabile se pensi che ai giorni nostri, l’Isis, per esempio, è stato al centro di una polemica proprio per questo: sta riscrivendo la storia. Come? Proprio a partire dall’istruzione. La storia è sparita dai manuali, a meno che non si tratti della vita di Maometto e la nascita dell’Islam, pochissima geografia, niente scienze sociali. Lo studio del Corano e della legge Islamica rappresenta il 40% dell’orario scolastico. Altre materie come scienze, matematica, inglese, son state adattate per essere insegnate con il metodo profetico. Il kalashnikov è diventato materia di studio. Le generazioni che crescono in quel posto vivranno con informazioni riscritte, secondo una storia rimaneggiata.

E se fosse successo anche a noi?

Non dico solo in senso generale, ma pensa a quante cose, quante situazioni della nostra vita, abbiamo riscritto per come le abbiamo vissute.

Oggi siamo il frutto del nostro passato, della nostra storia. Ma se la  storia non fosse stata riportata nel modo corretto?

Se le nostre percezioni, il nostro punto di vista avesse tenuto buona solo la nostra visione soggettiva, condizionata da insegnamenti, emozioni, programmazioni? (Se hai letto i miei articoli precedenti, sai di cosa parlo)

La storia si può riscrivere e questo vale anche per la nostra storia personale; il come lo vediamo la prossima settimana! 🙂

Stay tuned

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Scritto da Heidi Zorzi

Diventare Mental Coach, mi ha aiutato a comunicare con i miei figli, con i miei allievi, in modo sempre più chiaro ed efficace, e aiuta loro a sviluppare autostima, motivazione, consapevolezza, che sono condizioni importanti sia nello sport, sia, soprattutto, nella vita.

23 Apr, 2021

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