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LIBERTA’

Post blog Heidi Libertà

Cos’è la libertà?

La migliore libertà è essere se stessi.
Jim Morrison

Hai mai pensato a come sarebbe, ora, la tua vita, se non avessi obblighi? Se ci fossi solo tu, senza aver timore di ferire qualcuno. Se non avessi paura delle tue scelte o di cosa ti prospetta il futuro, quali scelte faresti?

La senti questa sensazione di libertà?

Ti confesso che queste domande, qualche anno fa, mi hanno travolta. Trovata impreparata. Aperto delle ferite.

Ognuno di noi ha vincoli, legami, doveri, ma in quella situazione, ricordo, ho capito che potevo, ciononostante, sentirmi profondamente libera. Ed era quello che volevo.

Esiste il libero arbitrio?

Le scelte che facciamo, ogni giorno, sono scelte imposte da ciò che abbiamo vissuto, dagli insegnamenti che abbiamo appreso, dalle persone che sono vissute accanto a noi. Prendiamo decisioni in base al passato e creiamo, quindi, il nostro futuro in base a quel passato.

Molto spesso ci identifichiamo a tal punto, in queste informazioni, da non metterle nemmeno più in discussione. Mi viene in mente un esperimento fatto durante un test scientifico. Donne e uomini erano sottoposti ad un test identico. A metà dei partecipanti fu chiesto di specificare, oltre al nome, se erano uomo o donna. Le partecipanti che avevano dovuto inserire a quale sesso appartenessero, ebbero risultati sensibilmente inferiori, rispetto alle colleghe che non avevano messo in risalto il loro genere.

In psicologia questo evento ha un nome specifico, si chiama Minaccia dello Stereotipo. Si tratta di un semplice cliché, di un pensiero generalizzato, uno stereotipo appunto. Eppure è bastato che le ragazze dovessero sottolineare il loro essere donne, per esserne influenzate negativamente.

Reagiamo a informazioni che sono state impiantate nel mostro cervello, come fossero un chip, fin da quando nasciamo. – Questo si fa così, quello non si fa, sei basso, sei grasso, sei un mangione, hai sempre il broncio… E noi reagiamo ed obbediamo ad ogni informazione.

Pensa un po’ quanti concetti che stiamo vivendo, non sono nostri, ma ce li hanno solo prestati. Dopo un po’ li riconosciamo come nostri e ci identifichiamo con essi. Diventano la nostra identità, la nostra realtà. Ma quelle idee non siamo noi. Sono solo un mucchio di pregiudizi che ci sono stati affibbiati.

Alcuni sono evidenti e li notiamo, altri sono molto più sottili, inconsci, invisibili, ma possiamo pian pianino farli emergere.

 

Ciò che osserviamo, dipende dalla nostra osservazione e di conseguenza le possibilità sono infinite.

W.K.Heisenberg

Quando riusciamo a vedere queste nostre programmazioni, ci rendiamo conto che non sono la realtà, sono solo nella nostra testa. Sono solo idee che abbiamo accettato.

Nel momento in cui le riconosciamo come tali possiamo decidere di vederle da un’altro punto di vista. Possiamo decidere di fare delle scelte diverse.

Scegliere libera-mente

Ogni cosa che fai non dipende dalle scelte che hai fatto, ma da COME hai preso quelle scelte

Quindi non ci sono scelte giuste o sbagliate, ma motivazioni giuste o sbagliate. Nella motivazione troviamo l’energia che ci ha spinto a fare una determinata scelta. Ed è l’energia che sta dietro ad una scelta, quella che ne determina il risultato.

Se abbiamo scelto il nostro lavoro perché ce lo hanno proposto, consigliato, o perché è ciò che ci piace fare e soddisfa i nostri bisogni, l’energia cambia!

Se vogliamo tenere con noi ,gli anziani genitori perché è il minimo che  possiamo fare per loro, saremo sempre in pace con noi stessi. Se invece li teniamo perché non abbiamo il coraggio di metterli in una casa di riposo e tutti attorno a noi si aspettavano che  lo facessimo, la convivenza sarà sicuramente più difficile…

Dietro alle nostre scelte, come abbiamo detto, ci sono la nostra cultura, le nostre programmazioni, le nostre convinzioni. Per riconoscerle dobbiamo chiederci se la scelta che facciamo ci sta togliendo o dando energia.

Quando le nostre scelte sono basate su consapevolezza e sull’amore, saranno sempre scelte libere. Quando stai accettando situazioni che ti creano dolore o sofferenza, queste ti stanno risucchiando energia. Stanno limitando il tuo potenziale, la tua libertà.

Responsabilità è libertà

La definizione di responsabilità, ci riporta al latino rispondere, cioè impegnarsi a rispondere delle proprie azioni e delle conseguenze che ne derivano. Saper accettare la responsabilità di una situazione, significa permettere a noi stessi di trovare gli strumenti necessari per affrontarla nel modo giusto e per migliorarla.

Per sentici liberi abbiamo bisogno di essere consapevoli di quattro passaggi fondamentali:

  • Essere onesti con noi stessi riconoscendoci la capacità di vivere la nostra Verità, senza vincoli sociali ne, tantomeno, vincoli personali che hanno a che fare con la  percezione delle nostre capacità o possibilità.
  • Affrontare le sfide che ci si propongono non come un prezzo da pagare, ma con curiosità e coraggio
  • Fare in modo che le nostre scelte siano allineate ad una sensazione di potere: possiamo decidere di accettare il vincolo imposto dalle nostre programmazioni, ma ne siamo consapevoli e la nostra scelta è fatta sulla base dell’amore. Oppure decidiamo di superare il vincolo imposto, riconoscendolo appunto come tale, non identificandoci con esso.
  • Superare le dualità. Tutte le volte che ci viene proposta una scelta che esclude l’altra, fermiamoci e facciamoci la domanda: “Come posso fare a…. e…” Per esempio: se ti hanno insegnato che non puoi essere libero di agire se ti accolli il peso di una famiglia, chiediti cosa puoi fare per adempiere ai tuoi doveri e sentirti comunque libero.

 

Conclusioni

Concludo questo articolo con una frase di Richard Bandler, psicologo, saggista, linguista e co-fondatore della Programmazione Neuro Linguistica, che sulla libertà, attraverso la PNL, scrisse ben due libri. Egli intese la libertà come la capacità di ogni uomo di poter sciogliere le catene che ci tengono legati a convinzioni, programmazioni, e abitudini non utili.

Quando uso la parola libero non intendo dire che non ci siano più problemi, ma la consapevolezza di essere pronto ad affrontare la mia vita. La sensazione di avere il controllo della mia vita e del mio destino. Mi rendo conto di poter affrontare ogni cosa e di rendere meraviglioso ogni istante.

Richard Bandler

 

Ti è piaciuto l’articolo? Hai dubbi o domande? Scrivimele nei commenti, o contattami, sarò lieta di risponderti! 🙂
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Scritto da Heidi Zorzi

Diventare Mental Coach, mi ha aiutato a comunicare con i miei figli, con i miei allievi, in modo sempre più chiaro ed efficace, e aiuta loro a sviluppare autostima, motivazione, consapevolezza, che sono condizioni importanti sia nello sport, sia, soprattutto, nella vita.

16 Apr, 2021

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