La scorsa settimana abbiamo cominciato a renderci conto come le emozioni siano impermanenti. Questo ci permette di avere un ruolo attivo nella scelta delle nostre reazioni e poter quindi decidere se essere causa o effetto di ciò che ci capita.
Oggi facciamo un passo ulteriore, scoprendo il potere dell’attenzione.
Guarda le due monete nella foto. Sono due monete dello stesso valore eppure hanno alcune differenze. Osservale per 2 minuti e scopri quali sono le differenze.
Come è andata?
Sei riuscito a vedere le differenze?
In realtà non ha grande importanza, ma quello che conta è che ti ho fatto focalizzare l’attenzione su qualcosa, allargando la tua percezione. Probabilmente hai notato particolari che a prima vista non avevi notato, attorno a te i rumori hanno iniziato a sfumare, gli stimoli visivi attorno a te sono diminuiti. E’ così? Ti ho fatto entrare, per due minuti, in una realtà.
Il grande potere dell’attenzione
L’attenzione è un potere molto conosciuto, ma poco considerato. Non considerato da noi uomini moderni che abbiamo dimenticato che la realtà è attratta dall’attenzione. Quando prestiamo attenzione ad una cosa, diventiamo consapevoli di quella cosa. Iniziamo a sentire nostra quella cosa. E’ già successo milioni di volte, ma la nostra consapevolezza non ci ha permesso di rendercene conto. Raramente consideriamo lo strumento che usiamo per guardare, per sentire; lo strumento dell’attenzione.
L’attenzione focalizza, attrae e crea la realtà.
Ricorda bene questa frase.
In realtà è proprio la massa a non conoscere questi insegnamenti. Ad alti livelli li conoscono molto bene e viene utilizzata per farci vivere la realtà che hanno deciso.
Vengono utilizzati, per lo più, tre meccanismi:
- DEVIARE L’ATTENZIONE: è uno strumento che viene quotidianamente usato. Pensa a quante volte i politici creano un problema artificialmente, nella politica estera, per distogliere la nostra attenzione su ciò che sta accadendo in casa nostra, nei problemi interni. Viene creato uno spostamento dell’attenzione. Se la vuoi sperimentare, quando sei per strada, se cominci a osservare con attenzione qualcosa nel cielo, chi ti passa vicino comincerà a cercare nel cielo ciò che tu stai guardando, perdendo di vista un po’, quello che succede per strada. Ne fanno ampio uso gli illusionisti nei loro spettacoli: sono bravissimi a farti vedere ciò che vogliono farti vedere, sei d’accordo?
- MECCANISMO DEL: PROBLEMA REAZIONE- SOLUZIONE. Anche questo è un uso manipolato dell’attenzione. Si crea un problema, si aspetta la reazione e poi si offre la soluzione. Quante volte è già successo nella nostra attualità? La nostra attenzione è sballottata per creare una realtà preconfezionata. Questo meccanismo è alla base della vendita e del marketing.
- BOMBARDAMENTO DELL’ATTENZIONE. Questo accade con i messaggi ripetuti, ad esempio in televisione. Ogni messaggio può creare voglie, ansie, paure, stati d’animo, ecc. Specialmente oggi dove le informazioni hanno grandissima velocità, il valore aggiunto è proprio la nostra attenzione. Non è là fuori il problema. Se noi non padroneggiamo la nostra attenzione, la fuori diventa la causa e noi diventiamo l’effetto. Stai usando la tua conoscenza, o è la tua conoscenza che sta usando te?
La realtà è attratta dall’attenzione ed è attratta su diversi livelli.
L’attenzione è uno strumento già molto usato da antiche tradizioni esoteriche e sciamaniche. Secondo la cultura Tolteca, riportata da Castaneda, la nostra percezione non è altro che l’incontro tra campi di energia. Un campo esterno ed un campo interno. In realtà i due mondi esistono di per se e non sono altro che fasce energetiche entrate in allineamento. L’incontro fra i due campi, il punto in cui il campo esterno diventa reale nel campo interno, viene chiamato punto di unione. Si legge che i Toltechi si allenavano per spostare diversi punti di unione, e cristallizzare diverse fasce di energia e creare più realtà diverse. Per loro era lo spostamento della consapevolezza a creare determinate forme di energia, piuttosto che altre. Lo spostamento di attenzione sposta il punto di unione e crea una cristallizzazione diversa della realtà.
D’altronde quante volte capita anche a noi? Chi ha mai fatto l’esercizio di attenzione su un colore predefinito? Se non lo conosci, ti invito a farlo. L’esercizio si articola così: nota nella stanza in cui ti trovi almeno 5 oggetti di colore blu. Ok. Ora chiudi gli occhi e tenendo gli occhi chiusi, fai l’elenco degli oggetti rossi che ci sono nella stanza, senza guardare! 🙂
Quanti ne hai notati? Pochi, vero? O addirittura nessuno?
La percezione selettiva ha fatto il suo lavoro. Nella ricerca di oggetti blu, ha selezionato, solamente quelli richiesti, escludendo quelli rossi. Come se gli oggetti rossi non esistessero proprio. Ha creato una realtà selezionata, appunto.
Riprendo la frase evidenziata sopra:
L’attenzione focalizza, attrae e crea la realtà.
Bene, poniamo ora l’attenzione per qualche minuto sui nostri pensieri.
Che tipo di pensieri sono?
Sono pensieri che mi fanno stare bene o mi preoccupano?
Sono pensieri che mi portano a trovare delle soluzioni o che mi affossano nei problemi?
Che tipo di stato d’animo, di emozioni mi producono?
Ciò a cui diamo attenzione, nella nostra vita, tende ad amplificarsi, quindi scegliamo con cura i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni.
In attesa della seconda parte di questo articolo, ti invito, questa settimana, a notare, quali sono i tuoi pensieri. Scrivili, ogni giorno, in un piccolo quaderno e nota quali emozioni creano nelle tue giornate.
Buon lavoro!
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