Un povero contadino, un giorno scoprì, nel nido della sua gallina preferita, un prezioso uovo d’oro. Subito pensò ad uno scherzo e stava per gettarlo, quando ci ripensò e lo portò al mercato per controllarlo. L’uovo era puro oro! Il contadino non riusciva a credere alla fortuna e divenne ancora più incredulo, il giorno seguente, quando l’esperienza si ripetè.
Per molti giorni, appena sveglio, andò al pollaio e trovò un uovo d’oro. Divenne, ben presto, favolosamente ricco; tutto gli sembrava troppo bello per essere vero!
La ricchezza però, portò con sé avidità ed impazienza. Incapace di aspettare un giorno dopo l’altro l’uovo d’oro, il contadino decise di scoprire quante uova c’erano nella pancia della gallina. Prese un grosso coltello e squartò la pollastra. Dentro non trovò nulla e si rese conto che non sarebbe più stato possibile averne altre…
da Favole di Esopo
La morale che dà Esopo a questa favola è che chi troppo vuole, nulla strige.
Dietro ad essa c’è anche un altro insegnamento importante che ha a che fare con l’efficacia. E’ un concetto che riprendo da Stephan Covey e le sue “7regole per avere successo”
Efficacia e uova d’oro
La maggior parte delle persone concepisce l’efficacia, un po’ come la concepiva il contadino: più si produce, più si fa, e più si è efficaci.
L’uovo d’oro ci insegna, però, che la vera efficacia, non sta solo nelle uova prodotte, ma anche nella capacità della gallina di produrle.
Sei d’accordo?
Se adottiamo il modello di vita del contadino, che si concentra solo sulle uova d’oro, ben presto, rimarremo senza la risorsa che le produce. Se invece ci curiamo solo della gallina, senza curarci delle uova d’oro, quelle uova andranno perse o raccolte da qualcun altro.
L’efficacia si pone in equilibrio tra l’attenzione alle uova e alla cura della gallina.
Ok uova e galline, ma dove possiamo applicare questa regola?
Le nostre risorse
Possiamo applicare la regola delle uova d’oro, prima di tutto alle nostre risorse.
Consideriamo tre tipi di risorse:
- fisiche
- tempo
- umane.
Risorse fisiche
Se acquisto un nuovo paio di sci, per la mia attività di Maestra, ed uso la mia attrezzatura ogni giorno, senza pensare ad alcuna manutenzione, cosa succede? Ben presto le lamine inizieranno ad arrugginire, se ho preso qualche sasso, la soletta non scorrerà bene sulla neve.
Se mantengo questo uso sconsiderato, dopo poco tempo gli sci non mi permetteranno più le prestazioni che mi davano all’inizio e in caso di neve dura, o gelata, non potrò più fidarmi della qualità degli attrezzi e ben presto dovrò acquistarne un’altro paio.
Risorse di tempo
Se il mio tempo è scandito dalle urgenze, non riuscirò a dare lo spazio necessario a quella parte fondamentale della programmazione. Programmare mi permette di suddividere il mio tempo in modo di poter dedicare maggior attenzione alle attività che mi danno risultato anche nel lungo periodo, ma anche di affrontare tutte quelle attività non urgenti che se fatte in anticipo evitano di farmi ritrovare con l’acqua alla gola o con problemi e sorprese dell’ultimo minuto. Con un occhio, quindi, al risultato ed uno alla capacità di creare risultato.
Risorse umane
Possiamo parlare di amicizia, di coppia, di famiglia, di rapporto di lavoro. In ognuno di questi ambiti i miei risultati duraturi, non saranno valutati dai benefici che ne ottengo, ma da quanto sono capace di creare a monte. Quanto posso aspettarmi che duri il mio matrimonio, senza un impegno costante e quotidiano nel tener vivo ciò che di bello c’è fra noi?
Quanto posso lavorare accanto ai miei colleghi o dipendenti, senza curare il mio rapporto con loro?
Quanto posso chiedere ordine e pulizia, ai miei figli, senza interessarmi a loro?
Per fare ciò devo costantemente alimentare il “Conto Corrente Relazionale”. Solo se sono a credito di buone azioni, di attenzione, di gratificazioni, mi sarà concesso di chiedere e di essere ascoltata.
Noi stessi
La favola delle uova d’oro ci ricorda ogni giorno cosa possiamo fare per noi stessi.
In un momento importante, come quello attuale, non possiamo pensare che alla nostra salute ci pensi lo Stato, la Sanità, l’OMS, il vaccino o qualsiasi altro al di fuori di noi. Siamo noi che abbiamo in mano la gallina e se vogliamo che continui a produrre le uova d’oro dobbiamo cominciare a rispettare il nostro corpo dandogli tutte le cure che necessita. Sono i capisaldi della medicina: mangiare bene, muoversi, riposarsi, pensare in modo utile.
Se noi affidiamo la nostra salute ad una pillola, ad un vaccino, saremo sempre dipendenti. Curando le nostre naturali difese immunitarie, ogni giorno, possiamo, attraverso l’alimentazione, il movimento ed il riposo creare quel terreno che permette di adattarci ad un mondo in continua evoluzione.
Quindi per curare la gallina, inizia da te 😉
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